Che cos’è l’anestesia loco-regionale?
L’anestesia loco-regionale è un’abolizione reversibile della sensibilità e della motilità in una regione del corpo mediante l’iniezione selettiva di anestetico intorno ad un tronco o un plesso nervoso, oppure a livello midollare o perimidollare.
Con l’anestesia loco-regionale solo una zona specifica del corpo è anestetizzata. Il dolore proveniente da questa zona viene bloccato e non arriva al cervello.
Il vantaggio principale riguarda l’eliminazione del dolore senza l’abolizione della coscienza con la relativa riduzione degli effetti collaterali tipici dell’anestesia generale (gola dolente, nausea, vomito).
L’anestesia loco-regionale è basata sull’uso di farmaci anestetici locali ai quali possono essere aggiunti, secondo la sede e la tipologia di anestesia, farmaci coadiuvanti (oppioidi, clonidina) che potenziano o prolungano l’effetto degli anestetici locali.
Un’evoluzione dell’anestesia locoregionale è rappresentata dall’uso degli ultrasuoni per l’esecuzione dei blocchi nervosi. L’uso dell’ecografia sta progressivamente diminuendo i rischi evocati da questa procedura.
La visualizzazione diretta ecografica delle strutture nervose (singoli nervi o plessi) consente di seguire in tempo reale la diffusione dell’anestetico intorno alla struttura “target”, aumentando le percentuali di riuscita del blocco con la possibilità di somministrare un quantitativo ridotto di anestetico locale.
Questa procedura sta’ diventando il punto cardine dell anestesia nel nostro millennio, diminuendo così il ricovero dei pazienti, l’ansia indotta dall’anestesia generale e tutti i rischi correlati ad essa.